Progetti /

Rigenerazione dell’area ex Cartiera Burgo

Rigenerazione di aree dismesse nell'ambito del Piano Integrato della Città Metropolitana di Bologna - Lama di Reno

L’ex cartiera Burgo è un vecchio edificio industriale in stato di abbandono, oggi oggetto di azioni strategiche della Città Metropolitana di Bologna per la valorizzazione dell’appennino bolognese; il complesso sorge in un punto nevralgico per la mobilità sostenibile data la vicinanza alla linea ferroviaria e alla futura Ciclovia del Sole.

L’obiettivo generale dell’intervento è quello di ospitare molteplici funzioni condivise, che possano garantire un riuso dell’area per la comunità locale e diventare polo attrattore per i visitatori.

Il complesso industriale, nato per la prima volta nel ‘700, si sviluppa per aggregazione di diversi corpi di fabbrica e viene ulteriormente implementato nel corso degli anni ’50 – ‘60 per continue necessità di ampliamento dei diversi comparti produttivi.

Il progetto strutturale si configura come intervento di miglioramento sismico al fine di garantire il riutilizzo degli spazi, che saranno destinati a differenti funzioni di servizio e terziarie, attrezzature di interesse collettivo, commerciali e artigianali. In particolare, sarà realizzato un ingresso rivolto a sud, in grado di relazionarsi con la stazione e la ciclovia del sole, intercettando i flussi in arrivo.

Considerata l’estensione del fabbricato, la sfida progettuale è stata rappresentata dal riuscire a raggiungere gli obiettivi minimi richiesti dalla normativa per un intervento di miglioramento bilanciando soluzioni tecniche efficaci ed economie. Sfida resa ancor più ardua dall’eterogeneità materica del fabbricato (cemento armato, muratura, acciaio), elementi che hanno richiesto uno studio approfondito della struttura e l’esecuzione di ulteriori indagini in situ al fine di ottenere un modello il più possibile rappresentativo della realtà. In accordo con l’amministrazione, l’intervento è stato calibrato in maniera tale da raggiungere gli obiettivi minimi previsti da normativa ovvero adeguamento nei confronti delle azioni statiche e incremento del 10% dell’indicatore di rischio per le azioni sismiche.