Dal punto di vista dei progetti urbani e di visione dello spazio, il coronavirus non ha fatto altro che catalizzare idee e accelerare processi che già erano in atto o in potenza o comunque nel pensiero di molti progettisti, urbanisti, sociologi, antropologi, di coloro che si interessano alle relazioni tra le persone.
Nel 2015 sviluppammo un’idea, neanche una proposta, più una suggestione, per la Cirenaica, piccolo quartiere popolare di Bologna, molto bello e denso di storia, identificandone il centro nella via Sante Vincenzi, già sede del mercato di quartiere, e progettando una piccola piazza allungata. Ne parlammo tra di noi, con alcuni imprenditori, colleghi, alcuni politici. Poi la cosa si è messa a covare e oggi è tornata fuori quasi da sola perché, ci pare, cade a fagiolo. Il progetto si chiamava “Piazza: l’idea” perché allora pedonalizzare una via in un quartiere fuori porta, ai margini, sembrava un’idea pazza, ma pur sempre un’idea.